Ci sono persone e passioni che la quarantena non può fermare. Una di queste persone è un amico di Citizen, Alfredo D’Alessandro, altrimenti noto come Alfre d’. Tra l’altro il Covid non ha fermato nemmeno un buon numero dei suoi amici. Tutti insieme, hanno fatto uscire PULP EP, il nuovo progetto musicale prodotto da Colpo di Stato Poetico e B.M. Records.
Com’è questa nuova uscita? A noi piace. Alfredo, come al solito, non perde occasione per sperimentare le possibilità che il rap gli concede in termini di comunicazione artistica. Sopra ogni cosa, però, Alfre’ D rappresenta una vibrazione che si muove sottotraccia. Gente a cui non interessa il glamour e che vuol dire la “sua cosa”, anche se non è commerciale, anche se non te la scaricano un milione di undicenni.
In questo EP ci sono 4 Brani:
Istintro (prod. Mastafive)
L’ultima parola (prod. 85)
Manifesto feat. Brain FNO (prod. Kd one)
Briciole (prod. 85)
E se glielo chiedi Alfredo te li spiega così:
Istintro – Masta mi chiede di mandargli un vocale “dei miei” e istintivamente penso all’istinto di creare e condividere. Lui mi rimanda indietro quello che sentite. L’ultima parola – Volevo mettere un puntino sulle i su quello che è il resoconto di una delle tantissime e longeve storie di provincia dove nasce e si coltiva questa musica. Manifesto – “Vero artista perché creo e non penso a te”: questa frase e altre del brano possono risultare arroganti, in verità è per dire che siamo fuori da quel meccanismo e schiavitù tipica di chi fa musica per professione e lo vuol fare a tutti i costi: frustrante perché non si realizzano i sogni, stimolante perché puoi essere libero di dire ciò che vuoi. Briciole – Parla a chi fa musica, arte, organizza eventi e lavora nei supermercati, nelle fabbriche. A chi è costretto a lottare per le briciole, sia in un campo che nell’altro.
Siete curiosi? Volete ascoltare i pezzi? Ho una buona notizia, se avete spotify potete farlo anche subito a questo link: http://bit.ly/PulpEp
Oggi facciamo la nostra parte per far conoscere un po’ del fermento musicale che si muove nell’underground romagnolo. L’occasione è l’uscita del nuovo video di Polly, al secolo Federico Giovannini Medri . Il singolo, prodotto per Emic Entertainment, ha un titolo evocativo: “Come Icaro” e racconta della volontà di staccarsi dalla propria realtà, per non sentire il dolore di una separazione. Consigliamo di mettere un sano e robusto like sul video di questo novello Icaro, che cerca di spiccare il volo con un bel pezzo e staccarsi dalle difficoltà che assaggiano tutti quelli che hanno un’ambizione musicale. Magari guardate anche gli altri video per farvi un’idea. Per noi una produzione degna di nota. P.S. Sotto il video un po’ di biografia dell’autore.
Polly è un mc attivo nella scena romagnola a partire dal lontano 2001. Nel 2003 insieme ad un gruppo di amici fonda la storica crew Il lato oscuro della costa con cui
rimane legato fino al 2010.
In questi anni
il collettivo romagnolo sforna diversi demo, due album ufficiali (“Artificious” nel 2006 e “Amore Morte Rivoluzione” nel 2010) che
ottengono un buon riscontro di critica e pubblico, oltre alle centinaia di
concerti in tutta Italia, con collaborazioni importanti nella scena hip hop
underground dell’epoca e aperture ai live di Fabri Fibra, Caparezza, Meg, Linea 77, Assalti Frontali,
Club Dogo e altri.
Nel 2007 esce “Doublethinkers”, un disco dalla natura variegata e sperimentale
che vede dj Nada (ora Godblesscomputers) alle produzioni e
che si può definire un precursore dell’attuale ondata musicale che vede il rap
unito all’elettronica.
Nel 2012 dalla collaborazione artistica con
il producer Max Prod nascono gli “Occhi di Astronauti” ed esce
il side project “La città verrà
distrutta domani”, esperimento particolarmente riuscito di fusione tra
rap e musica elettronica, con un concept fortemente sci-fi e cyberpunk.
A fine 2016 dopo un periodo di inattività esce
il singolo “Nei vicoli bui”.
Nel 2017 Polly realizza uno street album
sperimentale, in cui spicca il singolo “Le
nostre astronavi”. La particolarità di questo progetto sta nella copia
fisica del cd, che comprende un libretto di 32 pagine di graffiti su muri e
treni, per sottolineare l’importanza del legame tra rap e writing.
A partire da
questo anno inizia l’amicizia e la collaborazione dal vivo con Alfre D‘ e con il Colpo di Stato Poetico, un collettivo hip hop che vede al suo
interno mc, dj e producer sparsi per l’Emilia-Romagna. Lo scopo del collettivo
è creare buona musica e buon rap, con un approccio fondamentalmente real e
personale alla musica.
Il 2019 è l’anno di “Petit Mauresque”, il disco più poetico e autobiografico
realizzato finora da Polly. Ispirato alla cosiddetta lingua Petit Mauresque, da
cui prende il titolo, l’album costruisce un’intelligente analogia tra la lingua
franca mediterranea, in uso nei porti mediterranei fino al XIX secolo, e il
rap contemporaneo. Questa lingua, chiamata appunto era una sorta di inglese commerciale
dell’epoca (formato però da una base di italiano, veneto e ligure, con
influenze spagnole, francesi e parole arabe, catalane, greche, siciliane e
turche), che i commercianti, i marinai e i portuali dei vari popoli
utilizzavano come base per comunicare e “sporcavano” con parole e modi di dire
locali. Allo stesso modo il rap può essere visto come una moderna lingua franca
mediterranea: parlata nelle banlieue di Marsiglia, nelle periferie di Milano,
tra le rovine degli edifici bombardati a Gaza, nelle antiche piazze in Marocco,
sotto i portici e nelle università occupate a Bologna, non c’è luogo al mondo
che possa resistere alla potenza artistica e comunicativa del rap. Il disco
prende le mosse da queste riflessione per affrontare temi cardine della nostra
contemporaneità, con un suono decisamente curato e fortemente ispirato al
classico boom-bap, grazie anche alla partecipazione di numerosi beat-makers
(Zesta, Fastcut, Stamba, Nicola Missiroli, ecc…) e colleghi MC come il milanese
Mastino, gli ex sodali Moder e Max Penombra, Kenzie e altri.
Da evidenziare
il singolo “Sans Papiers” ed il suo
video, dove Polly ha collaborato con la ONG Mediterranea Saving Humans che ha fornito le immagini per il montaggio di
Daniele Poli.
[ una libera variazione di “Non rimandare” di Casey Conrad ]
Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o per quello e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato quest’età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l’auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.
Leggendo e analizzando scopro tante cose sull’amore umano, umano sì, perché a differenza della scienza e della teologia a me viene il forte dubbio che anche il resto della vita sulla terra possa provare qualche forte forma d’amore. Leggi tutto “l’amore”
se non ti sei mai trovata e felice sola come Diana nella notte di un bosco
se non hai mai guardato le stelle con questa domanda
se non hai mai sentito dentro dei fuochi d’artificio
se non hai ancora visto la potenza di un fulmine Leggi tutto “se, come e ma, sono”