
Ignis Vestae e Campo Marzio.
13 Agosto. Lontano dalla Rimini dello sballo e delle Street Parade ci sono altri divertimenti, meno pubblicizzati, ma molto più interessanti. Ce lo racconta il nostro inviato Jackal.
La Redazione.
Alle 9 di sera dopo una calda giornata di sole, le pietre dell’anfiteatro sono ancora calde. E’ il 13 agosto, tutti posti a sedere sono occupati, le luci illuminano le rovine solitamente dimenticate dalla maggior parte dei cittadini, ma non questa sera, grazie all’associazione di rievocazione storica Legio XIII Gemina.
Entrano in scena bardati e corazzati, echeggiano ordini in latino mentre uno speaker descrive le varie azioni, simulano gli addestramenti della legione stanziata in una delle più grandi città romane del nord, grazie ad una ricerca storica degna di nota.

Infine il Pontefice Massimo enuncia il rito di iniziazione con la Captio Virginis, la “presa” di una giovane vergine che diventerà Vestale. Inizia la vestizione, il taglio dei capelli, poi la capigliatura viene divisa in sei trecce di capelli posticci, cui si attorcigliano nastri di lana rossa (le sacerdotesse la portavano tutta la vita) , viene vestita con una tunica bianca, affrancata tramite una fibula. Le altre Vestali preparano poi su un altare, seguendo il rito, la Mola Salsa, una focaccia di farro salata in superficie.

Un amico accanto a me ricorda un’altra rappresentazione, ce ne sono ogni martedì da luglio ad agosto, in cui la nostra Legione si era scontrata con i Barbari, giunti da Modena per l’occasione, quella volta nessuno si è risparmiato in slanci di battaglia.

Il prossimo appuntamento è per il 27 agosto quando lo scontro sarà contro i Greci, sarà dura perché anche loro hanno un esercito preparato alle battaglie, ma noi giochiamo in casa.
D.G. Jackal